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Una giornata a Montalbera... scelta come simbolo del territorio del Monferrato  per il nuovo spot tv del concorso enologico nazionale Douja D'Or.

Una giornata a Montalbera... scelta come simbolo del territorio del Monferrato per il nuovo spot tv del concorso enologico nazionale Douja D'Or.

Nel corso della conferenza stampa che si è svolta nella sede della Camera di Commercio di Asti, sono stati resi noti i vincitori dell’annuale edizione del Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or. 

La manifestazione, attraverso la severa selezione di alcuni dei migliori prodotti del patrimonio enologico del nostro Paese, dimostra anche quest’anno di costituire un importante e autorevole volano di promozione per le eccellenze vitivinicole non soltanto di Asti e del Monferrato, ma anche dell’intero territorio piemontese e nazionale.

A fare gli onori di casa il Presidente della Camera di Commercio Erminio Renato Goria che ha messo in evidenza come “al 46° Concorso Enologico Nazionale Douja d’Or l’ampia partecipazione di aziende di eccellente livello provenienti da tutte le regioni italiane, sia testimonianza del grande lavoro svolto dal punto di vista organizzativo e delle sinergie istituzionali create sul territorio astigiano. Sinergie che ci permettono di proporre al pubblico una edizione 2018  sempre più interessante e innovativa".

Quest’anno ben 320 produttori hanno presentato 864 vini, suddivisi tra doc , docg, bio e per la prima volta anche igp. Sono stati 283 i vini premiati, rappresentativi di 175 aziende.

Montalbera è stata premiata con menzione speciale alla sua etichetta Ruchè di Castagnole Monferrato docg Laccento 2016, unico Ruchè che ha ottenuto questo riconoscimento.

Non solo, i suoi vigneti e la cantina sono stati scelti come cornice del nuovo spot del concorso enologico per rappresentare la bellezza del territorio del Monferrato.

Martedì 7 agosto, infatti, sono state fatte le riprese, in una giornata che dall'alba al tramonto ha saputo donare allo schermo istanti unici.

Fondamentale ancora una volta, per partecipazione e risultati, il ruolo del territorio e dei produttori piemontesi, in grado di trainare a tutti gli effetti l’intero concorso, rappresentandone il 41,7 % dei vini premiati. 

 

"Cosa c'è dentro un bicchiere di vino?

La terra, le stagioni, l'uomo, il tempo, la memoria... ma, soprattutto, una bellezza che non si può spiegare.
Il territorio e la sua terra, con un colore e una consistenza, la vitalità di erba e fiori, i microorganismi che la popolano, le piante che circondano il vigneto.
Le stagioni con i loro mutamenti, che inevitabilmente caratterizzano i luoghi nel corso degli anni.
L'ascolto, l'osservazione e la fatica che danno vita ad un paesaggio unico: il vigneto con i suoi filari geometrici sui pendii dolci o scoscesi di una collina, i fili che ne reggono i tralci, il frutto come primo risultato dell’interazione tra l’agire dell’uomo e la natura.
Il tempo per l'uva e il mosto in cantina, per il lavoro degli lieviti, per la trasformazione e il suo colore sulle mani.
La memoria, quale tradizione secolare di un mestiere che si tramanda da generazioni.
Il nostro tendere ad una visione più rispettosa e compatibile dell’ambiente naturale, per raccontarne ogni volta la grande bellezza, la vita e la storia della sua gente".