3 – Casot Laccento

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I paesaggi delle nostre colline sono intensamente costellati di piccole costruzioni in muratura che nel dialetto locale vengono chiamate “casot”. Venivano costruiti direttamente dai contadini con materiali di recupero, come mattoni o coppi avanzati da altri edifici, o pietre arenarie estratte dal terreno durante lo scavo di un pozzo. Le dimensioni ridotte consentivano di non rubare spazio prezioso alle coltivazioni, e spesso si trovavano vicino al pozzo o al “treu” (trogolo per la raccolta dell’acqua piovana). Erano usati dai contadini come ricovero per gli attrezzi, per ripararsi in caso di pioggia, e durante le pause dal duro lavoro nei campi per proteggersi dal sole e dalla calura mentre si consumava il proprio pasto. Erano utili anche per trascorrervi le notti estive ed autunnali di plenilunio quando i raccolti di frutta e di uva erano maturi ed andavano tenuti sotto controllo. Si narra che talvolta fungessero persino da alcove improvvisate per incontri più o meno clandestini.